Selvazzano Dentro, 11 febbraio 2014
Gent.me Signore
Egregi Signori
Sindaci dei Comuni Del Veneto
Loro Indirizzi
Oggetto: Rilevanti e Strategiche per la vita dei Comuni sono le questioni TASI, IMU, TARI e Patto di Stabilità.
Care Colleghe,
Cari Colleghi,
Non è proprio cosi! Non è assolutamente come alcuni colleghi vogliono far apparire Anci che invece, ancorché da istituzione, battaglia giorno dopo giorno con il Governo Nazionale. Ognuno nel proprio compito ma assolutamente libero da ogni bavaglio politico, tanto il Presidente Nazionale quanto i Presidenti Regionali, per manifestare il forte disagio dei Sindaci che, ad oggi ed in queste condizioni, non sono in grado di assolvere il proprio compito di "servizio alla città"!
Tanto precisato c'è da evidenziare che comunque a seguito della Assemblea Nazionale qualcosa è stato fatto ed ottenuto.
*D.L. 54 sospensione prima rata IMU;
*D.L. 102 rimborso ai Comuni del minor gettito sulla base del valore incassi effettivi 2012;
*D.L. 30 nov. 2013 abolizione seconda rata/Imu; per 2.800 Comuni percentuale limitata a carico del cittadino nei Comuni che quest'anno hanno dichiarato aliquote superiori allo standard (4 per mille);
*legge di stabilità: nessun taglio ai trasferimenti dello Stato ai Comuni, allentamento strutturale del patto di stabilità per 1 miliardo (850 ai Comuni e 150 alle Province) e spazi finanziari da destinare a spesa in conto capitale, correzione di effetti penalizzanti derivanti dalla modifica del triennio della base di calcolo per la fissazione degli obiettivi di Patto, recepimento della proposta di modifica del patto verticale incentivato che consentirà di allentare sino ad eliminare i vincoli di patto per i Comuni sino a 5 mila abitanti, proroga nei termini per l'esercizio obbligatorio associato delle funzioni fondamentali, mobilità personale tra società partecipate da medesima PA, modifica della disciplina in materia di indebitamento con la fissazione a regime da limitare dell'8%; ora, non certamente soddisfatti, per quanto "dovuto" più che "ottenuto" ma anche senza sottovalutare alcunché, stiamo affrontando i temi chiave che non consentono ai Sindaci di amministrare. Certo è che solo se i Sindaci sono uniti, e pur differendo su metodi e comportamenti sostengono la causa comune, altri risultati possono essere ottenuti. In ogni caso Anci ha sempre la porta aperta ed ogni contributo è attentamente valutato dal direttivo al quale, su richiesta, tutti i Sindaci possono partecipare.
Per quanto riguarda le principali e più gravi criticità Anciveneto ha una precisa posizione:
*Autonomia impositiva nel rispetto di aliquote massime, a tutti i beni immobiliari;
*IUC è una disciplina fiscale "sbagliata" che non consente alle amministrazioni locali di recuperare il gettito 2013 ad aliquote e tantomeno per i Comuni con aliquote 50‰,
*TASI prima casa, anche ad aliquote 25‰ non consente il recupero imposta anno 2013 e soprattutto non consente all'amministrazione di poter valutare eventuali agevolazioni;
*IMU/TASI seconda rata oltre a non consentire il recupero di imposta anno 2013 è particolarmente incisiva e destabilizzante per i cittadini;
*IMU cat. A beni produttivi deve restare ai comuni, ancorché possano essere valutate partecipazioni al gettito per lo Stato;
*patto di stabilità': da togliere immediatamente per i Comuni sotto i 5000 abitanti ed al 50% nel 2014 e 50% nel 2015 per i Comuni sopra io 5.000 abitanti a condizione che sia rispettato il quoziente ed indebitamento stabilito per legge all'8/% e che il bilancio di esercizio 2013 ed il bilancio preventivo 2014 riscontrino un pur minimo avanzo di amministrazione;
*Piano decennale di rientro, approvato dai C.C. ed evidenziato alla Corte Dei Conti, per il
rientro da indebitamento oltre i limiti di legge ;
*TARI da recuperare integralmente e, se del caso, piano di rientro ad aumento di aliquota annuale di modo che entro il 2016 tutti i Comuni del nostro paese siano a regime; Tari, infatti, non è una tassa ma il recupero totale del costo smaltimento rifiuti;
Infine, questa situazione nuoce gravemente all'obiettivo di sana gestione finanziaria, di controllo dei conti pubblici; mina l'autonomia dei Comuni e la possibilità di governare il territorio, sia per lo sviluppo che per fronteggiare crisi sociali che i Sindaci quotidianamente fronteggiano .
L'anno 2014 si prospetta problematico a causa di indecisioni del Governo e del Parlamento che non intendono consentire "autonomia fiscale" mentre è doveroso considerare "imposizione immobiliare" diretta dal Sindaco ora sembrerebbe logico che i Sindaci stringessero il rapporto con Anci per dimostrare a tutti i livelli, regionali e nazionali, che l'autonomia fiscale ai Comuni è una necessità ed un interesse per il paese.
Anciveneto combatte! Non c'è demoralizzazione alcuna anzi le aspettative dei Sindaci saranno sempre più persistenti certo che c'è un limite: Sindaci uniti e voce corale!.
Cordialmente.
IL PRESIDENTE
Giorgio Dal Negro