di Dario Menara (*)
Nel 1970, dopo ventidue anni dalla promulgazione della Costituzione, le Regioni a Statuto ordinario sono finalmente costituite. L'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), che vanta quasi un secolo di storia, decide che con il nuovo corso regionale debba essere adeguata anche la propria struttura ed "inventa" così le "Sezioni Regionali". La sesta Assemblea Generale svoltasi a fine novembre del 1971 alla presenza di 1.500 delegati approva il titolo Il dello Statuto che introduce le norme relative alla costituzione ed al funzionamento delle Sezioni Regionali.
Nel 1972 (1 aprile), con una serie di decreti legislativi, lo Stato trasferisce alle Regioni poteri reali. Proprio in quell'anno prende vita il "Comitato promotore della Sezione Regionale del Veneto", costituito dai Sindaci delle città capoluogo e dai Sindaci componenti il Consiglio Nazionale (Isola della Scala (VR), Mogliano Veneto (TV), Noventa Vicentina (VI), Quero (BL) e Sospirolo (BL)) il comitato porta avanti un'opera di sensibilizzazione nei confronti dei Sindaci. Finalmente il 19 maggio 1973, a Venezia. presso Palazzo Sceriman con un'Assemblea presieduta dall'avv. Guglielmo Bozzelli, Presidente Nazionale, alla presenza dell'allora Presidente della Regione Tomelleri e di 131 Sindaci, viene costituita la Sezione Veneta dell' Associazione Nazionale Comuni Italiani. Viene eletto il primo Consiglio Direttivo composto dai sindaci dei Comuni di Adria, Arsiè, Bassano del Grappa, Belluno, Bolzano Vicentino, Caldiero, Cartura, Casaleone, Contarina, Castelbaldo, Legnago, Mira, Mogliano Veneto, Monselice, Noventa Vicentina, Padova, Ponte nelle Alpi, Quero, Rovigo, Sospirolo, Spinea, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza e Vittorio Veneto.
Successivamente, il 26 giugno, il Consiglio Direttivo convocato dal Sindaco di Venezia, sen. Giorgio Longo, presso Cà Farsetti in Venezia, elegge il Primo Presidente dell'Anciveneto nella persona di Ettore Trevisan (con alle spalle un'esperienza ultradecennale quale Sindaco di Noventa Vicentina ed anche Presidente dell'Unione tra i Comuni della provincia di Vicenza). Dopo i Comuni dell'Emilia Romagna, della Liguria, della Lombardia, delle Marche, della Puglia, della Toscana e del Piemonte, anche quelli Veneti possono contare sulla loro Sezione Regionale.
L’Anciveneto è nata: senza soldi, senza strutture, con personale "a prestito". La buona volontà e l'impegno del Presidente e del Direttivo suppliscono alle difficoltà iniziali e, nel giro di un anno, la Sezione può contare sul suo primo bilancio di previsione.
Da allora si sono succeduti otto Presidenti (1), oltre trecento consiglieri - molti dei quali hanno intrapreso una brillante carriera politica (Sottosegretari di Stato, Deputati, Senatori, Assessori e Consiglieri Regionali). Oggi la Sezione ha una propria sede autonoma in Rubano (PD), in Via Rossi n. 35, può contare sull’adesione di 530 Comuni e sulla collaborazione di quattro dipendenti, di una quindicina di consulenti ed un bilancio di circa 550.000 euro.
L’ Assemblea Congressuale di Sorrento del 1992, aderendo ad una specifica richiesta sostenuta da una dozzina di Sezioni Regionali aderenti al "patto di Vicenza", ha sancito, di fatto, una maggiore autonomia delle Sezioni Regionali dalla Sede centrale riconoscendo loro la possibilità di dotarsi di uno specifico Statuto. L’Assemblea dei Comuni Veneti svoltasi a Noventa Vicentina l'1 ottobre 1993, approva il nuovo Statuto della neonata "Associazione Regionale Comuni del Veneto". Statuto che sancisce l'autonomia dalla sede centrale e rilancia l'azione politica ed organizzativa dell'ANCIVeneto. Nel 1994 viene costituita la società a responsabilità limitata SOVESEA, la cui ragione sociale viene modificata nell’anno 2000 in ANCI SA S.r.l. Scopo principale della stessa è fornire i servizi ai Comuni. Esce il primo numero della rivista "Comuni del Veneto".
Si susseguono convegni, seminari, incontri, assemblee. Azioni intraprese dall’Associazione (vedi proposta al Ministro dell’Interno, nell’ottobre 1994, per una modifica dei controlli sugli atti dei Comuni e sullo status dei Segretari) approdano in Parlamento e concorrono alla formazione della nuova normativa. Dal 1996 un’azione costante dell’Associazione promuove presso i Comuni la cultura delle Unioni di Comuni. I risultati non mancano sia sul piano della costituzione del nuovo ente locale sia su quello di una miglioria della legislazione vigente: viene cancellato l’obbligo della fusione dei Comuni che costituiscono un’Unione. Il dialogo con la Regione assicura nuovi finanziamenti alle Unioni. Dal 2000 in poi, le Unioni interessano nel Veneto quasi cento Comuni...
(*) Direttore e Segretario emerito
(1) Ettore Trevisan, Renato Gozzi, Antonio Mazzaroli, Eugenio Rossetto, Aleardo Merlin, Giuseppe Berlato Sella, Maurizio Facincani, Roberto Andriolo, Vanni Mengotto, Giorgio Dal Negro