C. 13
Alle Sig.re Sindache ed ai Sigg. Sindaci,
Ai Sig.ri Assessori e Consiglieri Comunali,
dei Comuni del Veneto
Oggetto: erogazione di contributi per l’elaborazione di studi di fattibilità finalizzati alla fusione di Comuni, alla costituzione di una Unione di Comuni ed alla riorganizzazione delle Unioni montane.
Con Deliberazione della Giunta regionale n. 211 del 6.03.2018 (allegata), la Regione del Veneto ha determinato i criteri e le modalità per l’assegnazione di contributi a concorso delle spese sostenute dagli Enti locali per l’elaborazione di studi di fattibilità previsti dall’art. 10 c. 3 della L.R. N. 18 del 27.04.2012 per l’anno 2018. La somma prevista da ripartire tra le richieste ammissibili che perverranno per l’annualità in corso ammonta a 50.000,00 €. In merito ricordiamo in particolare che:
i soggetti destinatari dei contributi sono:
a) I Comuni che abbiano stipulato tra loro una convenzione per la predisposizione dello studio di fattibilità, mediante l’affidamento di incarico professionale esterno a soggetti detentori di partita IVA, finalizzato alla:
- riorganizzazione istituzionale volta alla fusione fra Comuni (L.R. n. 25/92 art. 3, lett. d);
- riorganizzazione sovra comunale per la costituzione di un’Unione di Comuni (art. 32 del D. Lgs n. 267/2000) tra Comuni contigui, appartenenti alla stessa Provincia, non appartenenti all’area omogenea montana o parzialmente montana.
La convenzione dovrà contenere l’indicazione dei Comuni partecipanti al progetto di riorganizzazione comunale, l’individuazione del Comune capofila tenuto all’affidamento dell’incarico per la predisposizione dello studio di fattibilità e incaricato alla presentazione della domanda e alla riscossione del contributo, i contenuti minimi oggetto dello studio e i requisiti essenziali del disciplinare di incarico e del relativo cronoprogramma.
b) le Unioni Montane di cui alla L.R. n. 40/2012, già costituite, che deliberino l’affidamento di incarico professionale esterno a soggetti detentori di partita IVA dello studio di fattibilità in ordine alla riorganizzazione delle strutture e dei servizi a seguito di aggregazione delle Unioni stesse o di conferimento di nuove funzioni fondamentali dai Comuni ad esse appartenenti.
La destinazione del contributo e contenuti necessari dei progetti di riorganizzazione.
Il contributo è destinato a concorrere alle spese sostenute per l’elaborazione di:
- progetti di fusione di Comuni integrati da attività di comunicazione e informazione della cittadinanza e di preliminare sondaggio per verificare il consenso degli elettori;
- progetti di riorganizzazione sovra comunale delle strutture e delle funzioni, finalizzata alla costituzione di una Unione di Comuni (art. 32 del D.Lgs n. 267/2000) tra Comuni contigui, appartenenti alla stessa Provincia, non appartenenti all’area omogenea montana e parzialmente montana;
- progetti di riorganizzazione gestionale dell’Unione montana per l’esercizio di nuove funzioni fondamentali ad esse conferite dai Comuni di appartenenza o finalizzati a valutare gli effetti derivanti dall’ampliamento del proprio ambito territoriale.
Per quanto riguarda gli studi di fattibilità finalizzati alla fusione, a pena di inammissibilità, lo studio dovrà contenere:
a) le ragioni storiche, le caratteristiche demografiche e socio-economiche dei territori dei Comuni interessati a supporto del progetto di fusione;
b) le realtà organizzative ed economico-contabili, le esperienze associative delle singole Amministrazioni Comunali;
c) l’attività di informazione e comunicazione della popolazione e dei soggetti economici, sociali, culturali presenti nei territori coinvolti nella fusione sulle opportunità e prospettive di sviluppo generate dal percorso di unificazione sia in termini di organizzazione della struttura, che in termini di erogazione dei servizi-pubblici, evidenziando le economie di scala e le ricadute positive conseguibili nel medio periodo;
d) l’attività di sondaggio della popolazione per verificare il grado di consenso al progetto di unificazione e le indicazioni sulla scelta del nome del nuovo Comune.
Per quanto riguarda i progetti finalizzati alla costituzione di unioni di comuni, a pena di inammissibilità, dovranno contenere:
a) la verifica tecnica dei vantaggi/svantaggi dal punto di vista organizzativo-gestionale ed economico-finanziario derivanti dalla costituzione di un’Unione di comuni, rispetto alla situazione di partenza;
b) l’individuazione delle funzioni fondamentali (almeno 4) che sulla base di un’analisi economica di gestione supportino la scelta di esercizio in forma associata;
c) la predisposizione degli schemi degli atti fondamentali della costituenda Unione dei Comuni.
Per quanto riguarda i progetti finalizzati alla riorganizzazione di unioni montane già costituite, a pena di inammissibilità, dovranno contenere:
a) individuazione delle nuove funzioni fondamentali che sulla base di un’analisi economica di gestione supportino la scelta di esercizio in forma associata, nonché la verifica tecnica di realizzabilità dal punto di vista organizzativo, gestionale e finanziario con indicazione di eventuale utilizzo di personale comunale trasferito/comandato/distaccato;
b) individuazione del nuovo assetto organizzativo, nel caso di ampliamento dell’ambito territoriale, con riferimento all’impiego del personale, all’utilizzo delle strutture e delle attrezzature esistenti, lo schema di organigramma e la bozza di statuto del nuovo ente.
Il contributo sarà assegnato nella misura massima dell’80% delle spese sostenute, al lordo di iva, con un massimo di € 7.000,00 per singolo progetto e, nel caso di fusione di Comuni, non potrà superare l’importo di € 10.000,00 se riguarda fino a tre comuni, contributo aumentato a € 12.000,00 se la fusione coinvolge oltre 3 comuni.
Nell’assegnazione dei contributi sarà data preferenza alle richieste di contributi nel seguente ordine di priorità:
- studio di fattibilità per la fusione dei Comuni;
- studio di fattibilità per la costituzione di una Unione di Comuni (art. 32 TUEL) a cui partecipa il maggior numero di comuni obbligati all’esercizio delle funzioni fondamentali;
- studio di fattibilità per la riorganizzazione di una Unione montana o per l’aggregazione di Unioni montane.
La richiesta di contributo, sottoscritta dal Sindaco del Comune capofila o dal Presidente dell’Unione montana e indirizzata al Direttore della Direzione Enti Locali e Strumentali va trasmessa per via telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , entro il termine perentorio del 30 aprile 2018.
Alla domanda redatta sulla modulistica, di cui all’allegato A alla DGR (scaricabile all’indirizzo www.regione.veneto.it/web/Enti-locali), debitamente compilata e sottoscritta dovranno obbligatoriamente essere allegati:
Per i progetti riguardanti la fusione di comuni e la costituzione di Unioni di Comuni:
1) deliberazioni di ciascun Comune con le quali viene approvata la convenzione che disciplina i contenuti minimi del progetto di studio di fattibilità ed individua l’ente capofila;
2) convenzione sottoscritta da tutti i Comuni;
3) copia della determina dell’ente capofila di affidamento dell’incarico e del relativo impegno di spesa, con indicazione del costo del progetto al lordo di IVA e cronoprogramma delle modalità di svolgimento dell’incarico.
Per la riorganizzazione dell’Unione montana nell’esercizio di nuove funzioni fondamentali o per progetti di aggregazione tra Unioni montane:
1) deliberazione del competente organo dell’Unione montana che autorizza l’affidamento dell’incarico esterno per l’elaborazione dello studio di fattibilità;
2) determinazione del responsabile del servizio preposto di affidamento dell’incarico e del relativo impegno di spesa, con esposizione del cronoprogramma, delle modalità di svolgimento, dei contenuti minimi e del costo del progetto.
Non potranno essere concessi contributi per progetti di fusione e di riorganizzazione sovracomunale già presentati e/o finanziati nel triennio precedente.
Il contributo, assegnato sulla base dei criteri sopradescritti, sarà erogato entro il 31/10/2018, su presentazione di:
1) deliberazione del competente organo del Comune capofila o Unione montana di presa d’atto del progetto di fattibilità;
2) documentazione di spesa comprovante l’effettuazione delle spese per l’elaborazione del progetto;
3) copia dello studio di fattibilità;
4) resoconto sulle attività di comunicazione e di coinvolgimento attivo della cittadinanza e dei vari soggetti presenti nei territori interessati dalla fusione e sugli esiti dell’attività di sondaggio.
Si ricorda in conclusione che ai fini del contributo saranno ammesse le fatture riferite all’anno di presentazione della richiesta di beneficio regionale.
Cordiali saluti
IL DIRETTORE
Avv. Carlo Rapicavoli