Circolari 2022
Ai Comuni del Veneto
Oggetto: Legge di bilancio 2022. Contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana. Art. 1, commi 534-542, della Legge 30 dicembre 2021 n. 234
Si ricorda che la legge di bilancio dello Stato per il 2022, ai commi 534-542, prevede contributi per investimenti nel limite complessivo di 300 milioni di euro per l’anno 2022, “al fine di favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale”.
Possono richiedere i contributi:
a) i Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro. La domanda è presentata dal Comune capofila;
b) i Comuni che non risultano beneficiari delle risorse attribuite con il decreto del Ministero dell’interno del 30 dicembre 2021 https://dait.interno.gov.it/finanza-locale/notizie/comunicato-del-31-dicembre-2021
I Comuni devono presentare le richieste di contributo per singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici al Ministero dell’interno entro il termine perentorio del 31 marzo 2022.
La richiesta deve contenere:
a) la tipologia dell’opera, che può essere relativa a:
1) manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche comprese la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
2) miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
3) mobilità sostenibile;
b) il quadro economico dell’opera, il cronoprogramma dei lavori, nonché le informazioni riferite al codice unico di progetto (CUP) e ad eventuali forme di finanziamento concesse da altri soggetti sulla stessa opera. La mancanza dell’indicazione di un CUP valido ovvero l’errata indicazione in relazione all’opera per la quale è chiesto il contributo comporta l’esclusione dalla procedura;
c) nel caso di comuni in forma associata, l’elenco dei comuni che fanno parte della forma associativa.
L’ammontare del contributo attribuito a ciascun Comune è determinato con decreto del Ministero dell’interno, da adottare entro il 30 giugno 2022.
Qualora l’entità delle richieste pervenute superi l’ammontare delle risorse disponibili, l’attribuzione è effettuata a favore dei Comuni che presentano un valore più elevato dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM). Nel caso di forme associate è calcolata la media semplice dell’IVSM.
Il Comune beneficiario del contributo è tenuto ad affidare i lavori entro i termini di seguito indicati, decorrenti dalla data di emanazione del decreto di finanziamento:
a) per le opere il cui costo è inferiore a 2.500.000 euro l’affidamento dei lavori deve avvenire entro quindici mesi;
b) per le opere il cui costo è superiore a 2.500.000 euro l’affidamento dei lavori deve avvenire entro venti mesi.
Nel caso di mancato rispetto dei termini di cui, il contributo è revocato con decreto del Ministero dell’interno.
I risparmi derivanti da eventuali ribassi d’asta sono vincolati fino al collaudo ovvero alla regolare esecuzione possono essere successivamente utilizzati dal medesimo ente beneficiario per ulteriori investimenti, per le medesime finalità, a condizione che gli stessi siano impegnati entro sei mesi dal collaudo ovvero dalla regolare esecuzione.
I contributi assegnati sono erogati dal Ministero dell’interno agli enti beneficiari nel seguente modo:
a) 20 per cento previa verifica dell’affidamento dei lavori entro i termini indicati;
b) 70 per cento sulla base degli stati di avanzamento dei lavori così come risultanti dal sistema di monitoraggio;
c) 10 per cento previa trasmissione al Ministero dell’interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato per i lavori dal direttore dei lavori,.
Cordiali saluti
IL DIRETTORE
avv. Carlo Rapicavoli