Si informa che, nel corso della Conferenza Unificata del 6 agosto u.s., è stata acquisita l’Intesa sul decreto del MIT, di concerto con MEF e MIBACT, attuativo del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare”, di cui alla legge 160/2019, articolo 1, commi 437 e seguenti.
Il Decreto interministeriale mette a disposizione dei Comuni e delle Città Metropolitane risorse per oltre 853 milioni di euro per gli anni 2020-2033, destinati al programma innovativo per l’abitare, al fine di concorrere alla riduzione del disagio abitativo, culturale e della coesione sociale.
Molto importante il contributo dell’ANCI nella definizione di termini, contenuti e modalità di presentazione delle proposte e dell’entità massima del contributo riconoscibile alle Amministrazioni beneficiarie, nonché dei criteri per la valutazione dei progetti di Comuni e Città Metropolitane.
I beneficiari del programma sono:
Regioni;
Città metropolitane;
Comuni sede di città metropolitane;
Comuni capoluoghi di provincia;
Città di Aosta;
Comuni con più di 60.000 abitanti.
Gli interventi e le misure devono essere riconducibili alle seguenti linee principali d’azione:
riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso;
rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico e all’uso temporaneo;
miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali;
rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l’uso di operazioni di densificazione;
individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.
Le proposte dovranno avere carattere di significatività e connotarsi per la presenza di soluzioni ecosostenibili, di elementi di infrastrutture verdi, di Nature Based Solutions, di de–impermeabilizzazione e potenziamento ecosistemico delle aree, di innovazione tecnologica e tipologica dei manufatti; prevedere soluzioni di bioarchitettura atte al riciclo dei materiali, al raggiungimento di elevati standard prestazionali, energetici per la sicurezza sismica, appositi spazi per la gestione della raccolta dei rifiuti, il riciclo dell’acqua.
Tutti i soggetti possono presentare fino a 3 proposte per un massimo finanziabile di 15 mln di euro a proposta e le attività possono essere realizzate anche attraverso soggetti attuatori, individuati dalle amministrazioni proponenti.
Verrà assicurato il finanziamento di almeno una proposta per ciascuna Regione di appartenenza del soggetto proponente e il 34% delle risorse complessive sarà prioritariamente destinato a interventi collocati nelle regioni del Mezzogiorno.
Sono previste due fasi per la valutazione:
1. Proposta preliminare (preliminare indicante la strategia nel suo complesso e l’insieme di interventi atti a raggiungere le finalità prescritte);
2. Proposta complessiva finale (con stato di avanzamento della stessa e documentazione di dettaglio).
Le domande saranno valutate dall’Alta Commissione, di cui al comma 439 dell’art.1 della legge del 27 dicembre 2019, n. 160 istituita presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, secondo specifici criteri indicati nel provvedimento.
I progetti dovranno essere presentati, su modello informatizzato, entro 120 giorni dalla pubblicazione del bando, che avverrà indicativamente la prima decade di ottobre, così da poter avere un parco progetti entro la fine dell’anno.
Il Programma, potrà beneficiare infine di possibili ulteriori finanziamenti da destinare a proposte definite ‘Pilota’ (progetti ad alto impatto strategico sul territorio nazionale) da cofinanziarsi, fino a 100 milioni di euro, eventualmente attingendo del Recovery Fund, laddove gli interventi di riqualificazione rispondano anche alle indicazioni europee e nazionali, sul Green Deal e della Digital Agenda.