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LEGALITÀ, DAL VENETO UN LABORATORIO TRA COMUNI, REGIONE E BANCA D’ITALIA PER CONTRASTARE LE MAFIE E APPLICARE L'ANTIRICICLAGGIO
IMG 20220523 WA0002Un laboratorio veneto composto da Regione, Comuni e Banca d’Italia per contrastare le infiltrazioni mafiose applicando in modo capillare la norma antiriciclaggio. È questo quanto emerso dalla giornata di lavori che si è tenuta a Treviso con la partecipazione di oltre 200 amministratori. La volontà è quella di creare un modello veneto come esempio nazionale nel contrasto di quei fenomeni mafiosi che vogliono infiltrarsi e radicarsi nei territori.
 
Il primo dei 4 incontri dal titolo “Normativa antiriciclaggio nella Pubblica Amministrazione” si è tenuto oggi a Treviso nella Sala Convegni di Casa dei Carraresi Sono intervenuti successivamente Pier Luigi Ruggiero, Capo della Sede di Venezia di Banca d’Italia; Paolo Storoni, Capo Centro DIA (Direzione Investigativa Antimafia) del Triveneto; Riccardo Borsari, Professore Associato di Diritto Penale nell’Università degli Studi di Padova; Moreno Mancin, Docente di Economia Aziendale nell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Paola De Polli, Responsabile Anticorruzione e Trasparenza della Regione del Veneto. Moderatore dei lavori sarà Pierluigi Granata Componente dell'Osservatorio Antimafia del Consiglio Regionale del Veneto 
L'incontro si è focalizzato sulla norma antiriciclaggio prevista per la Pubblica Amministrazione, tra i destinatari delle disposizioni che servono ai fini di prevenzione e contrasto al riciclaggio e finanziamento al terrorismo. Tale impianto normativo prevede l'applicazione da parte della pubblica amministrazione un insieme di procedure e protocolli con il preciso lo scopo di tutelare l’integrità del sistema economico e finanziario dall'infiltrazione mafiosa, e quindi tutelare il corretto funzionamento dell'economia del territorio, attraverso la correttezza dei comportamenti degli operatori pubblici tenuti alla loro osservanza. Si tratta di una forma di prevenzione che non vale solo per i Comuni, Province, Regioni ma per tutte le stazioni appaltanti ,comprese le società pubbliche da queste partecipate.
 
Il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, è intervenuto così aprendo i lavori dell’incontro: “quello di oggi è un tema fondamentale per affrontare le sfide del futuro nel migliore dei modi. Sentiamo parlare di risorse ed opportunità importanti per i nostri territori, ma è necessario fare attenzione alle infiltrazioni mafiose. Quest’ultime possono avere ricadute estremamente gravi perché i Comuni rischiano di vedere bloccati i cantieri, di perdere risorse o come nel caso del PNRR di veder annullati i finanziamenti. Per questo il tema della legalità va affrontato facendo squadra creando una task force che lanci un segnale forte e chiaro: nei Comuni veneti non c’è spazio per chi non rispetta le regole e che vuole mettere a rischio le opportunità dei nostri territori. I sindaci ed i Comuni sono un presidio di legalità e lo confermano i tanti protocolli che sottoscriviamo con le forze dell’ordine. La giornata di oggi, inoltre, testimonia la collaborazione con la Regione e la capacità di fare squadra che sta dando risultati importanti”. 
 
Il consigliere Roberto Bet ha sottolineato che “la norma antiriciclaggio non è di facile applicazione, ma è fondamentale renderla operativa perché in questo modo i Comuni riuscirebbero a bloccare sul nascere il tentativo di infiltrarsi nel nostro tessuto economico sano da parte di società poco chiare. Oggi le infiltrazioni mafiose infatti sono legate ad aspetti economici e finanziari e questa norma è lo strumento per bloccare questo modus operandi della mafia sul modello individuato da Giovanni Falcone con il famoso “follow the money”. Per questo faremo squadra per creare un laboratorio Veneto composto da Comuni, Regione e Banca d’Italia per rendere pienamente operativa questa norma anche attraverso la creazione di un ufficio che aiuti a supportare le amministrazioni nelle segnalazioni. La norma antiriciclaggio consente di segnalare immediatamente alla Banca d’Italia casi sospetti come le aziende che partecipano ai bandi ed hanno sede a kilometri di distanza o amministratori in età avanzata. La volontà è quella di creare una vera e propria task force per fare del Veneto un modello a livello nazionale. Le segnalazioni, inoltre, sarebbero un deterrente per quelle aziende di stampo mafioso che vogliono infiltrarsi nel nostro tessuto economico e che verrebbero immediatamente segnalate”.

ANCI VENETO

Presidente: Mario Conte
Direttore: Carlo Rapicavoli
Piazzetta V. Bardella 2, Padova (PD)
(4° Piano, sede Provincia di Padova)

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pec: anciveneto@pec.it
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