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CONFERENZA UNIFICATA, I PARERI ANCI SU RIPARTO DELLE REGIONI E SHARING MOBILITY

bicycles 809728 640Conferenza Unificata

TITOLO Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla conversione in legge del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, recante “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica” (cd aiuti quater).
CONTENUTO Il decreto legge è stato trasmesso al Senato in prima lettura per la conversione in legge ed è stato assegnato alla Commissione Bilancio. Si evidenzia che la Commissione inizierà a votare a partire dal 14 dicembre.

NOTE

L'ANCI ha espresso parere vincolato all’accoglimento degli emendamenti ANCI segnalati dai gruppi parlamentari inviati alla Conferenza. (vedi Documento ANCI consegnato nel corso della seduta https://www.statoregioni.it/media/5448/p-2-cu-doc-anci-14dic2022.pdf)

TITOLO Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera. a), n. 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante: “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”
CONTENUTO Il provvedimento è all’esame della Commissione Bilancio della Camera. L’ANCI ha inviato diverse proposte emendative alcune delle quali sono state segnalate dai gruppi parlamentari. Si evidenzia che la commissione inizierà a votare a partire dal 15 dicembre.

 

NOTE

L'ANCI ha sospeso il parere in attesa dell’approvazione delle proposte emendative dell’ANCI segnalate dai gruppi parlamentari inviate in Conferenza. (vedi Documento ANCI consegnato nel corso della seduta https://www.statoregioni.it/media/5452/p-5-cu-doc-anci-14dic2022.pdf )

TITOLO Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, del decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68, convertito con modificazioni, dalla legge 5 agosto 2022, n. 108, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, relativo al finanziamento dei progetti volti a promuovere i servizi di sharing mobility limitatamente agli anni 2022, 2023 e 2024. (ID MONITOR 5001)
CONTENUTO Il provvedimento riguarda il riparto per il 2022 di 14.9 milioni di euro alle regioni a statuto ordinario per l'attivazione sperimentale di servizi di sharing Mobility e altre forme di mobilità pubblica innovativa, ai sensi del comma 6 dell’articolo 8 del decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68 (dl infrastrutture 2). La norma infatti ha previsto, limitatamente agli anni 2022, 2023 e 2024, al fine di promuovere la sperimentazione di servizi di sharing mobility, che una quota pari allo 0,3 per cento del Fondo nazionale sia destinata al finanziamento di specifici progetti individuati con uno o più decreti adottati dal Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (ora Ministro della infrastrutture e dei trasporti) di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze previa intesa in sede di Conferenza Unificata. I progetti saranno individuati mediante selezione Pubblica in accordo con gli enti locali, nel rispetto delle iniziative già esistenti sui territori. Oltre i servizi di sharing Mobility sono promossi i servizi di mobilità pubblica (tpl) a chiamata. Per il 2023 e il 2024 le quote sono leggermente più alte, essendo proporzionale all'ammontare del fondo nazionale tpl (15.2, 15.5)


NOTE

L'ANCI ha espresso intesa con la seguente raccomandazione: “Si chiede l’impegno a Governo e Ministero di rivedere il meccanismo di riparto tra le Regioni, e la conseguente procedura attuativa in capo ad esse, per questa quota di risorse – 15 Mil circa per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 – dedicate alla sperimentazione di servizi innovativi in sharing e “a chiamata” a livello urbano in connessione con il TPL. L’ANCI ritiene infatti che la scelta di procedere, come per il resto dell’ammontare del Fondo Nazionale TPL, attraverso le amministrazioni regionali, oltre ad allungare i tempi risulti inefficace a raggiungere l’obiettivo di innovare l’ultimo miglio di mobilità pubblica, sulla base di servizi, iniziative e piani di competenza comunale.”

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