COMUNICATO STAMPA - Il presidente Mario Conte: “L’obiettivo è orientare al lavoro e far emergere competenze e aspirazioni per costruirsi un futuro nel territorio. Il Servizio Civile costituisce un rapporto vincente tra ragazzi e Comuni”
Provenienti da tutta la regione, si sono ritrovati oggi, lunedì 10 giugno, a Padova, all’Istituto Tecnico Economico Statale “Einaudi Gramsci” di via delle Palme, i 156 ragazzi e ragazze del Servizio Civile Universale di ANCI Veneto. Sono giovani volontari tra i 18 e i 28 anni compiuti che seguiranno 12 progetti - tra i quali anche l’inedito di servizio civile digitale avviato a dicembre scorso - di 12 mesi di durata svolgendo un servizio di 25 ore settimanali in 62 Comuni degli 86 accreditati in Veneto. Sebbene sia corrisposto un rimborso aumentato da quest’anno da 433 a 507,30 euro mensili, secondo un’indagine svolta da AnciLab la motivazione principale della scelta di candidarsi al Servizio Civile è che l’esperienza garantisce il miglioramento del proprio bagaglio di competenze; il darsi da fare nel segno della cittadinanza attiva, avere un reddito e migliorare la società sono altri aspetti che hanno esercitato una forte spinta motivazionale alla presentazione delle candidature raccolte, ben 447 a livello regionale. Delle 156 posizioni, 3 sono riservate a giovani con disabilità.
Negli ultimi anni il servizio civile ha promosso interventi che potessero rendere più completa l’esperienza dei ragazzi e delle ragazze e renderla ulteriormente appetibile. I progetti nei Comuni, infatti, oltre a rappresentare un validissimo strumento di cittadinanza attiva, ma anche un percorso di socializzazione pre-occupazionale fondamentale in questi anni di post pandemia, valorizzano l’attività dei volontari come percorso utile per acquisire competenze individuali e professionalità e, in parte danno risposta agli enti del territorio in cerca di nuove forze ed energie.
In tal senso, proprio negli anni, forte è stato l’investimento nella certificazione delle competenze. L’iniziativa prevede che i volontari, secondo gli step previsti dalla normativa in materia, possano accedere all’individuazione, alla messa in trasparenza e alla certificazione di competenze spendibili nel loro futuro professionale. L’attestazione così è uno strumento utile ai fini dell’inserimento nel mercato del lavoro, della ricollocazione lavorativa o per la ripresa degli studi. Un altro elemento che ha riscosso successo tra i giovani è sicuramente il percorso di tutoraggio: attraverso incontri individuali o collettivi c’è la possibilità di entrare in contatto con professionisti di orientamento al lavoro e con gli enti del territorio che se ne occupano.
Oggi si contano 1.200 Comuni ed enti nel Paese, dei quali 89 a livello veneto, che operano su base volontaria insieme al network di ANCI Scanci.it nella messa a terra del Servizio Civile Universale. Per ANCI Veneto, e in particolare del suo braccio operativo ANCI Next, già ANCI Sa, in un arco di tempo di 28 giorni, le selezioni per l’assegnazione delle posizioni hanno richiesto un impegno organizzativo e di gestione intenso, iniziato a monte con una campagna di accreditamento di selettori all’interno dei singoli Comuni.
Per questa ragione “un’adesione così massiccia in termini di candidature raccolte rappresenta per noi un elemento di orgoglio. L’intenzione è quella di coinvolgere sempre più Comuni e, compatibilmente con le indicazioni del Dipartimento per le Politiche Giovanili, aumentare in numero di posizione aperte. Questo è un lavoro che non si ferma ai confini della nostra regione ma che svolgiamo in grande sinergia dentro al network Scanci.it - ha sottolineato l’amministratore unico di ANCI Next Enzo Muoio”.
Scanci.it coinvolge ANCI Nazionale, e oltre a ANCI Veneto, ANCI Abruzzo, ANCI Friuli-Venezia Giulia, ANCI Liguria, ANCI Marche, ANCI Lombardia, ANCI Piemonte, ANCI Sardegna, ANCI Umbria, ANCI Sicilia. Da un paio di anni ci sono preziose collaborazioni anche con ANCI Toscana.
“L’obiettivo è quello di favorire la partecipazione e la cittadinanza attiva, a tutela del sistema territorio. Il servizio civile permette di orientare i giovani verso un’occupazione e di far emergere competenze, aspettative e desideri per poi canalizzarli nei percorsi più adatti alla loro realizzazione individuale oltreché a costruirsi un futuro nel territorio - ha dichiarato il presidente di ANCI Veneto Mario Conte -. I diversi percorsi di Servizio Civile rappresentano un rapporto sinergico, dunque, dove giovani e Comuni escono entrambi vincitori, diventando un’opportunità l’uno per l’altro. Ed è così che ci immaginiamo il futuro di questi ragazzi e ragazze”.