REFERENDUM SULL’AUTONOMIA DEL VENETO
22 ottobre 2017
Il 22 ottobre prossimo i cittadini veneti saranno chiamati ad esprimersi, attraverso lo strumento del referendum consultivo, sulla richiesta di attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.
Nelle ultime settimane anche i media nazionali hanno acceso i riflettori sul tema e sono diversi i soggetti istituzionali ed economici che hanno preso posizione.
Va sottolineato che il tema in discussione va oltre gli aspetti più strettamente formali del negoziato con lo Stato nelle forme di cui all’art. 116 della Costituzione, ma riguarda una visione complessiva dell’organizzazione della Repubblica, che valorizzi il sistema delle autonomie nel suo complesso.
Quali primi rappresentanti delle autonomie, abbiamo piena consapevolezza dell’importanza dell’appuntamento per tutto il territorio; su tali temi non vi debbano essere personalismi o campanilismi, ma quello che conta è il futuro del Veneto e dei suoi cittadini.
L’Assemblea Nazionale che si tiene a Vicenza precede di poco il voto referendario ed è inevitabile, quindi, che quello dell’autonomia possa essere un tema in agenda dei media, ma anche nella discussione delle giornate di lavori.
L’Anci Veneto deve avere, perciò, una posizione chiara ed univoca che interpreti fino in fondo le istanze dei Sindaci, dei Comuni e dei cittadini.
Noi riteniamo che il principio di autonomia, perché sia tale, non può che riguardare l’intero sistema ordinamentale come delineato dall’art. 114; non si tratta di trasferire alcune funzioni dallo Stato alla Regione o di sostituire al centralismo statale quello regionale.
Le ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, di cui parla l’art. 116, comma 3, riguardano l’intero sistema veneto. Non a caso la stessa norma costituzionale impone che il “negoziato” si attivi su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali.
Non si tratta di un mero coinvolgimento formale degli enti locali, ma di una loro partecipazione attiva nel processo di autonomia e decentramento, sia in fase di costruzione che di attuazione. Una partecipazione necessaria e strategica, per il successo dell’iniziativa politica e per un effettivo e reale effetto e radicamento sul territorio.
L’autonomia dal punto di vista amministrativo per il sistema veneto significherebbe avere più risorse e più competenze e maggiore capacità di organizzazione e gestione, a partire, ad esempio, dalle piante organiche dei Comuni.
Si tratta di richieste ed istanze che i sindaci ed i Comuni dal Veneto sostengono da tempo.
Per i sindaci, senza ombra di dubbio, il conseguimento di una maggiore e reale autonomia rappresenta una grande opportunità e la continuazione di un percorso iniziato con la riforma del titolo V della Costituzione varata nel 2001.
Non bisogna dimenticare che l’Anci svolse nella redazione di quella riforma un ruolo fondamentale e che la proposta ruotava attorno a tre cardini: più poteri a Regioni e Enti Locali, attuazione del federalismo fiscale e ridefinizione della competenze.
Oggi dobbiamo e vogliamo mantenere la nostra coerenza con quella posizione.
Nella visione di Anci Veneto il referendum è, quindi, un punto di partenza e non un punto di arrivo; è strategico essere presenti ai tavoli delle trattative per rappresentare le istanze dei sindaci e dei Comuni.
Il nostro sostegno all’iniziativa regionale è finalizzato quindi ad avviare questo percorso e sbloccare la trattativa; un sostegno coerente, responsabile e di garanzia.
Siamo altresì convinti che l’autonomia differenziata può diventare uno strumento efficace per migliorare il governo degli enti locali.
Intendiamo svolgere un ruolo attivo e centrale nell’elaborazione del progetto e nel negoziato per l’autonomia in conformità a quanto previsto dall’articolo 116 della Costituzione.
Anci Veneto conferma così il suo ruolo e la sua volontà di continuare ad essere un interlocutore affidabile per Governo e Regione, a garanzia dei Comuni e delle istanze di tutti i Sindaci del Veneto.
Si può costruire un confronto costante ed effettivo, valorizzato dalla recente istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali, con la Legge Regionale 25 settembre 2017 n. 31.
Anci Veneto assicura la partecipazione attiva e propositiva all’interno del tavolo di lavoro permanente che, subito dopo il referendum, sarà costituito dalla Regione, nell’ambito del negoziato per il conseguimento di una maggiore autonomia, coerentemente con quanto previsto dalla Costituzione e sancito dalla Corte Costituzionale con la sentenza 118/2015, rappresentando le istanze provenienti dagli enti locali del Veneto.
Per questo il Direttivo di Anci Veneto esprime una posizione responsabile di sostegno e condivisione, fuori da ogni logica di appartenenza politica e nella consapevolezza delle ricadute positive sul territorio sui Comuni.