La presidente Maria Rosa Pavanello: “è prioritario e fondamentale raccogliere le informazioni per offrire un quadro completo ed esaustivo. I Comuni come sempre faranno la loro parte convinti che la sicurezza delle opere del territorio rappresenta una priorità”.
L’Anci Veneto si è attivata per il monitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione delle opere di competenza comunale, attraverso due comunicazioni formali inviate ai Comuni del Veneto rispettivamente il 23 e il 27 agosto. Le comunicazioni fanno seguito a quanto pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel proprio sito istituzionale, e cioè di avere avviato, con la massima urgenza, l’azione di ricognizione sulle opere bisognose di interventi, viarie e non.
Nella prima lettera l’Anci regionale, oltre che invitare i sindaci ad avviare presto il monitoraggio ha informato le amministrazioni di “aver sentito informalmente il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, il quale ha precisato che non perverrà ai Comuni alcuna comunicazione formale sul monitoraggio stesso. L’Associazione, quindi, non dispone di note ufficiali. Mentre in altre Regioni sono pervenute comunicazioni diversificate. Malgrado le richieste di chiarimento, non è dunque possibile al momento fornire indicazioni univoche. Per ottemperare alla richiesta del Ministero si consiglia quindi di predisporre una scheda sintetica indicante i principali interventi ritenuti necessari, classificati in ordine di priorità sulla base di una valutazione di rischio, evidenziando sia gli elementi tecnici disponibili che le presumibili provviste economiche necessarie nonché, se presente, il livello di progettazione”.
Nella seconda comunicazione, ad integrazione della prima, la stessa Anci Veneto “per facilitare il compito dei Comuni, ha predisposto una scheda –tipo da compilare e trasmettere entro il 1° settembre, tramite PEC al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e ad Anci Veneto. Alla scheda può essere allegata tutta la documentazione disponibile ritenuta utile. Si ribadisce che, in considerazione del limitato tempo disponibile, andrebbero prioritariamente trasmesse le segnalazioni di rischio già accertate e asseverate da perizie e/o atti formali già predisposti in precedenza, indicando priorità, eventuali costi di intervento già stimati, precisando se gli interventi di cui trattasi siano stati già inseriti nella programmazione triennale”.
La scheda comprende i seguenti campi: tipologia di opera, ubicazione, descrizione, gli elementi tecnici interessati, ordine di priorità di intervento, inserimento in strumenti di programmazione e anno di competenza, livello di progettazione ed importato stimato.
L’Anci Veneto è consapevole che le modalità e le tempistiche di tale iniziativa non consentiranno una ricognizione esauriente e scientifica delle tante necessità ed urgenze dei nostri territori, tant’è che Anci si sta attivando per chiedere una proroga per tutti i Comuni dell’intero territorio nazionale. Infatti, esaurita questa prima fase, ci faremo promotori di una richiesta di incontro con la struttura tecnica del Ministero: l'obiettivo è di concordare insieme un percorso volto a completare ed implementare i dati con tempistiche sostenibili per una ricognizione degli interventi, completa ed esaustiva.
“È fondamentale – commenta la presidente Maria Rosa Pavanello - cercare di offrire un quadro il più esaustivo possibile sulle opere che richiedono interventi urgenti. Per questo l’Anci Veneto si è attivata immediatamente in modo da offrire supporto ai sindaci e far muovere i Comuni in modo compatto per riuscire a mettere in sicurezza il territorio”.
