Il 19 novembre all'Assemblea dell'Anci nazionale di Arezzo la presidente di Anci Veneto, Maria Rosa Pavanello, ha consegnato il Manifesto dei sindaci del Veneto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha apprezzato il documento e mostrato grande attenzione ai suoi contenuti. Per questo la presidente Pavanello lo ha ringraziato di cuore, sottolineando che si vuole ridare dignità al ruolo degli amministratori comunali.
Il Manifesto riassume le istanze dei primi cittadini e si pone l’obiettivo, come sottolinea la presidente Pavanello, “di metterne in fila le priorità. Si tratta di un'agenda dei temi fondamentali non solo per i Comuni, ma per tutti i soggetti che lavorano a stretto contatto con le amministrazioni”. E diventa così un appello alle istituzioni, alle categorie produttive, alle forze sociali, a tutti i cittadini, perché venga riconosciuta nell’interesse generale il ruolo istituzionale delle Autonomie Locali –Comuni, Province e Città Metropolitane- e dei loro amministratori. Questo, nel pieno rispetto di una Costituzione in buona parte disapplicata. I temi trattati sono l'autonomia, il riordino territoriale e il ruolo delle Province, le risorse finanziarie, la gestione delle emergenze, il personale fino alla burocrazia e alla sostenibilità.
Non c'è colore politico, ma si vuole stimolare un dibattito. Come ribadisce Pavanello, “i sindaci hanno sempre fatto squadra, perché i problemi con cui ci confrontiamo non hanno partiti alle spalle: l’enormità degli adempimenti burocratici chiesti dai ministeri che sovraccaricano gli uffici, i rischi di ordine penale e contabile, i continui allarmi e le emergenze, come il maltempo che poi ci fa finire sul banco degli imputati”. Anci Veneto ha deciso di realizzare il manifesto per mettere sul tavolo con chiarezza i temi e gli aspetti che riguardano oggi l’essere sindaco. È un’assunzione di responsabilità per tutelare i sindaci che ogni giorno si interfacciano con i cittadini. Come sottolinea la presidente Pavanello: “siamo il tessuto connettivo del Paese e delle comunità, come dice Mattarella. Un ruolo che vogliamo svolgere fino in fondo. Per questo sentiamo l’esigenza di costruire e favorire un dibattito, quindi un percorso, per dare dignità al ruolo di sindaco. E per essere messi nella condizione di poter svolgere le nostre funzioni”.
Pavanello ha concluso la presentazione del documento con un appello: “Che venga condiviso, commentato, criticato. Perché è il confronto che crea le soluzioni migliori. Non per caso questo Manifesto guarda al futuro perché di una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda. E noi sindaci dobbiamo essere in grado di costruire quella risposta”. L'appello è stato raccolto dalle istituzioni, a iniziare dalla Regione con il presidente Luca Zaia (“una battaglia da condividere i sindaci hanno dimostrato con i fatti che per loro viene prima il territorio e poi le logiche politiche, come invece è successo sull’autonomia"), dalle associazioni e naturalmente da molti soggetti presenti sul territorio. Infatti hanno aderito ed espresso il loro parere favorevole all’iniziativa l’Associazione dei Costruttori, Confartigianato Veneto, Confturismo e Unioncamere del Veneto.