I Comuni del Veneto, in questi ultimi giorni, hanno avuto la sgradita sorpresa di ricevere una comunicazione con la quale il Ministero dell’Interno ha significato i dati definitivi relativi al minore gettito derivante dall’addizionale sui consumi dell’energia elettrica e relativi conguagli negativi dei trasferimenti erariali. Tali somme relative agli anni dal 2000 al 2003, attribuite in via definitiva dallo Stato ai Comuni nel 2003, sono state da questi ultimi, ovviamente, impegnate e spese. Il Ministero dell’Interno, per altro, non ha mai comunicato che tali somme venivano erogate a titolo di acconto e quindi soggette a conguaglio. Ora, a seguito di una nuova elaborazione dati da parte dell’Agenzia delle Dogane, è emerso che occorre procedere ad una rideterminazione delle assegnazioni ai Comuni e, nello specifico i Comuni del Veneto risultano TUTTI in misura maggiore o minore debitori per un totale di € 35.534.992 pari a circa il 12% dell’ammontare del debito nazionale, che verrebbero sottratte ai trasferimenti spettanti per il 2005. A questo si aggiunga che a molti comuni è stato già operato per l’anno 2005 il conguaglio negativo per lo stesso anno. - Poiché non sono stati forniti elementi oggettivi per la verifica di quanto segnalato - ha dichiarato il Presidente Mengotto - a nome dei Comuni del Veneto abbiamo chiesto di conoscere il metodo e le procedure adottate in merito. Solo dopo aver fatto chiarezza in tal senso i Comuni potranno eventualmente concordare iniziative a riguardo -. Quindi, a seguito dei numerosi solleciti dei Comuni del Veneto, sentita la Consulta Finanza Locale nella sua seduta del 14 marzo u.s., ricordato che il dato del Ministero dell’Interno presume un debito da parte dei Comuni Veneti per un totale di € 35.534.992, l’Anciveneto ha chiesto al Presidente nazionale Domenici ed ai Parlamentari del Veneto: Che venga congelato il debito previsto Che venga verificata la fondatezza, la legittimità e la costituzionalità dell’azione intrapresa (non abbiamo infatti, come destinatari del gettito, elementi oggettivi per la verifica di tali somme) Che sia sospesa ogni forma di detrazione per il pregresso in quanto lo Stato non può operare in maniera compensativa nei confronti degli Enti Locali per nessuna delle imposte che toccano direttamente i Comuni e che permettono loro di sopravvivere Che per l’esercizio 2005 non si operi nessuna preventiva riduzione di trasferimenti. - I Comuni non possono assolutamente accettare questo tipo di comportamento da parte del Ministero e risulta altresì impossibile accettare le pesanti riduzioni ai trasferimenti in un’unica soluzione - dichiara il Presidente della Consulta Roberto Marcato - Riguardo l’operazione che lo Stato intende portare avanti nei confronti dei Comuni, ancora una volta fortemente penalizzati dalla riduzione dei trasferimenti, chiediamo un’azione decisa da parte dell’ANCI nazionale, dei Parlamentari e dei colleghi Sindaci del Veneto, affinché venga fatta chiarezza sulla questione -. Rubano, 16 marzo 2005 Prot.1036 Sez.0204