La legge n. 270 del 21 dicembre 2005, contenente modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, ha introdotto alcune novita’ particolarmente gravose per i piccoli Comuni. In particolare, il ripristino della Commissione elettorale nei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti ed il minimo di tre voti necessari per la nomina di ciascuno dei quattro componenti effettivi e quattro supplenti della stessa Commissione, risultano di fatto procedure inapplicabili, politicamente e tecnicamente, negli Enti con un numero limitato di Consiglieri comunali. Raccogliendo l’accorato appello lanciato dall’ANCI, l’Aula del Senato ha approvato ieri alcune modifiche che, riducendo a tre il numero dei componenti effettivi ed a tre quello dei supplenti, sblocca di fatto la critica situazione creata dall’entrata in vigore della legge 270. ‘’Prendiamo atto e ringraziamo il Senato per l’impegno e l’attenzione dimostrata verso i piccoli Comuni’’, afferma il Sindaco di Ravello e Coordinatore ANCI dei Piccoli Comuni, Secondo Amalfitano. ‘’Se la norma sulla composizione delle Commissioni elettorali non fosse stata modificata come richiesto dall’ANCI - continua Amalfitano – le migliaia di Amministrazioni comunali chiamate al voto quest’anno avrebbero corso gravi rischi procedurali e insormontabili difficolta’ politiche, almeno in parte ora risolte dagli emendamenti approvati’’. ‘’Confidiamo che il previsto passaggio alla Camera - conclude il Coordinatore Nazionale dei Piccoli Comuni - confermi in tempi rapidi le modifiche votate dal Senato’’. Ad oggi resta, infatti, immodificato il termine del 31 gennaio, previsto dalla legge 270 per la costituzione delle Commissioni elettorali.