Il Progetto Leonardo da Vinci é uno dei progetti con i quali la Commissione Europea dà impulso all’attuazione di una politica di formazione di dimensione europea. Il contesto territoriale in cui detto progetto si sviluppa non é solo dato dai paesi aderenti all’Unione Europea ma anche dai paesi dell’AELS (Associazione Europea di Libero Scambio,Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e dai paesi candidati all’ingresso nell’Unione Europea. In tale ultimo gruppo sono compresi: Cipro, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria. Ancora da definire é la posizione in questo quadro della Turchia. Gli obbiettivi del Programma sono tre: a) Promuovere le abilità e le competenze, in particolare dei giovani, nella formazione professionale iniziale a tutti i livelli, ricorrendo tra l’altro alla formazione professionale e all’apprendistato integrati dal lavoro, al fine di promuovere l’occupabilità e di facilitare l’inserimento professionale e il reinserimento; b) Migliorare la qualità della formazione professionale continua e l’accesso alla stessa, nonché l’acquisizione di abilità e competenze lungo tutto l’arco della vita, al fine di ampliare e sviluppare l’adattabilità, in particolare per accompagnare le innovazioni tecnologiche e organizzative; c) Promuovere e rafforzare il contributo della formazione professionale al processo innovativo, al fine di migliorare la competitività e l’imprenditorialità, anche nella prospettiva di nuove possibilità di occupazione; particolare attenzione é riservata in questo contesto alla promozione della cooperazione tra gli istituti d’istruzione e formazione professionale, incluse le università e le imprese in particolare le PMI. La Commissione Europea ha pubblicato un nuovo invito a presentare proposte con il quale vengono fissate le linee guida per l’attuazione del progetto nel biennio 2003 – 2004 in rapporto alle seguenti misure: • Mobilità • Progetti pilota • Competenze linguistiche • Reti transnazionali • Materiale di riferimento Pare utile soffermarsi sulla misura Mobilità che potrebbe riservare opportunità interessanti ai comuni del Veneto. La misura Mobilità Le forme in cui questa misura si attua sono le seguenti: • progetti transnazionali di tirocinio • progetti transnazionali di scambi • visite di studio Progetti transnazionali di tirocini Nel contesto del Programma Leonardo Da Vinci per “tirocinio” si intende un periodo di formazione e/o di esperienza professionale che un beneficiario trascorre presso un organismo di accoglienza in un altro paese, nel quadro di una cooperazione tra organismi di formazione professionale (comprese le università) e imprese. Diversi sono i possibili tipi di tirocinio e tra questi segnalo:  quelli destinati alle persone che seguono una formazione profesionale iniziale, che si svolgono in imprese o in istituti di formazione professionale e sono parte integrante del programma di formazione professionale seguito nel paese di provenienza;  quelli destinati agli studenti iscritti presso istituti d’istruzione superiore, che si svolgono in imprese;  quelli destinati a giovani lavoratori e laureati recenti, che si svolgono in imprese o in istituti di formazione professionale. Sotto questo punto di vista l’opportunità potrebbe essere colta specie da quei Comuni che intendano rafforzare il rapporto di gemellaggio attualmente esistente con un comune europeo e quindi vogliano verificare la possibilità di inviare per stages presso imprese, uffici pubblici o enti di formazione soggetti beneficiari le cui caratteristiche sono state sopra descritte. Progetti transnazionali di scambi visite di studio Le opzioni date dagli scambi e dalle visite di studio sono strettamente legate a figure che operano nell’ambito della formazione professionale. La prima in particolare é finalizzata al trasferimento di competenze, prassi e/o metodologie di formazione professionale innovative. Questa particolare opzione può effettivamente dare risultati estremamente positivi ove si tenga presente che essa consente agli incaricati della formazione nei Comuni o nei consorzi di Comuni o ancora in enti gestiti o controllati da Comuni di apprendere nuove tecniche formative in paesi ove queste ultime sono già sviluppate, e ciò con un evidente risparmio di tempo e di risorse economiche. Riflettendo su quelle che potrebbero essere occasioni di sfruttamento di questa opportunità, a solo titolo esemplificativo possono essere citate alcune idee che potrebbero essere approfondite: • inviare dei rappresentanti con funzione di formatori dei comandi di Polizia Municipale ad apprendere presso enti o scuole all’estero particolari tecniche formative con cui trasferire nuove conoscenze agli operatori del settore; • inviare dei formatori in scuole di formazione straniere per operatori in istituti di ricovero per anziani ove possano essere studiati metodi per la gestione dei servizi agli ospiti di questi istituti; • occasioni formative legate alla protezione dell’ambiente e delle risorse naturali. E’ essenziale che l’obbiettivo del progetto sia di formare dei formatori attraverso l’esperienza che questi vengano ad acquisire presso una scuola o comunque un ente di formazione non italiano. Per visita di studio si intende invece un incontro tra responsabili della formazione professionale, organizzato su temi proposti dalla Commissione Europea e inteso a stimolare uno scambio di esperienze oltre che a promuovere la conoscenza del funzionamento dei reciproci sistemi e dispositivi di formazione professionale. Questa misura sembra essere di interesse inferiore per i Comuni. Termine di scadenza per la presentazione di progetti : 13 febbraio 2004.