Torreglia (PD) - “Il Veneto sta affrontando la crisi con i comparti dell’export e del turismo delle città d’arte che porta nella regione più di un milione di turisti”. Con queste parole Marino Zorzato, Vice Presidente e Assessore alla cultura della Regione Veneto, ha aperto i lavori della giornata di studi di ieri: “Cultura e Turismo: un volano per l’economia – dal concetto al metodo” promossa da ANCI Veneto Consulta Giovani e il Gruppo FAI Giovani Padova con il patrocinio della Regione Veneto che si è svolta ieri, 4 aprile, presso Villa Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD). Cinquanta amministratori locali si sono confrontati sui metodi per valorizzare il patrimonio culturale e turistico della regione come risposta alla crisi economica e alla difficoltà della situazione finanziaria.
Come spiegato nell’introduzione dei lavori da Clodovaldo Ruffato – Presidente Consiglio Regionale Veneto – Filippo Legnaro – Sindaco di Torreglia (PD) - Pier Antonio Tomasi – Vice Presidente ANCI Veneto - l’intento è di sviluppare politiche capaci di attirare turisti sul territorio, in modo da aumentare il grado di appetibilità delle città rispetto ai competitors esteri. "L'insieme di: industrie culturali e creative,patrimonio storico-artistico e architettonico, performing arts e arti visive del sistema produttivo culturale privato, frutta all'Italia il 5,4% del Pil (quasi 75,5 miliardi di euro) e occupa quasi 1.400.000 persone. Con la pubblica amministrazione e il non profit il valore aggiunto della cultura arriva al 5,8% del Pil" spiega Giovanna Segre, professore associato di Economia della culturadello IUAV di Venezia, citando Symbola "Io sono cultura" (2013). “Non è ancora presente in letteratura una definizione univoca del concetto di turismo del paesaggio culturale” – dichiara Mara Manente direttore CISET – “Nonostante la Direzione Sistema Statistico Regionale sulla base di dati Istat, Regione Veneto, ci dice che il 2013 ha visto 61,5 milioni di presenze in Veneto di cui 18,2 milioni nelle città d’arte. Il turista del paesaggio culturale ricerca sempre più centri d’arte minori dove ritrova tradizione e prodotti DOC, DOP e IGT. Ha una preferenza per alloggi extralberghieri (agriturismi, ville, casali e b&b ) che prenota attraverso canali diretti on-line”.
“Queste tendenze del turismo culturale suggeriscono di potenziare le Piccole Città Storiche, promossa da ANCI Veneto” -dichiara Andrea Recaldin, presidente consulta giovani ANCI Veneto– “Rivalutare e promuovere le bellezze storiche, culturali, architettoniche, paesaggistiche ed enogastronomiche delle piccole città storiche, spesso non adeguatamente citate degli itinerari turistici, è l’obbiettivo dell’ANCI Veneto. Per questo motivo siamo molto attenti ai progetti che la regione Lombardia sta sviluppando per l’EXPO 2015 come la Carta Musei che vuole mettere in rete tutti i luoghi della cultura che vorranno aderire”. “Per nutrire l’anima c’è bisogno di cultura” - afferma Cristina Cappellini, Assessore alle Culture della regione Veneto – “Expo è Milano ma non solo. E per questo che vorremmo che i turisti che arriveranno a Milano in quei giorni oltre a visitare l’Expo abbiano a disposizione itinerari di visita condivisi non solo dalle città del territorio lombardo ma anche dalle regioni che vorranno partecipare. Il Piemonte ha già aderito all’iniziativa Carta Musei”.
Il Veneto avrebbe da far visitare ai turisti almeno le 3800 ville catalogate dal 1958 dall’Istituto Regionale Ville Venete. Michele Carpinetti dell’Istituto Regionale Ville Venete spiega che l’Istituto concede finanziamenti attraverso mutui e contributi a ville pubbliche e private con risorse proprie e statali da due Fondi di Rotazione. Nel 2013 sono stati stanziati circa 1,5 milioni di euro per 22 dimore storiche”. Il FAI – Fondo Ambiente Italia – ha concluso i lavori della mattinata con gli interventi di Giulio Muratore – Capo Delegazione FAI Padova - e Marco Boscolo Meo – Responsabile Gruppo FAI Giovani Padova – che hanno raccontato il metodo FAI per la valorizzazione del patrimonio, portando i dati dell’ultima giornata FAI di primavere che si è svolta il 22 e il 23 marzo 2014. Oltre 600.000 italiani hanno visitato i 750 beni aperti in tutta italia. A Padova i visitatori alla basilica di Santa Giustina sono stati 2500; a Villa Valmarana a Noventa Padovana 2300. Tra le proposte emerse dai tavoli di lavoro pomeridiani: l’apertura straordinaria, in orario serale, dei luoghi di cultura, per promuovere le Ville Venete; il potenziamento della rete delle Piccole Città Storiche del Veneto, promossa da ANCI Veneto, per rivalutare e promuovere le bellezze storiche, culturali, architettoniche, paesaggistiche ed enogastronomiche; la creazione di un centro espositivo e di promozione dell’arte contemporanea diffuso ottenuto mettendo in rete i centri d’arte e le sale espositive pubbliche presenti nel territorio regionale Veneto.