Il lavoro con il Governo prosegue. E si dovrà materializzare a breve in un tavolo di discussione specifico sui problemi dei Comuni veneti, come garantito negli ultimi giorni dal sottosegretario all’economia e alle finanze Pier Paolo Baretta. E’ emerso al consiglio di Anciveneto tenutosi nel pomeriggio di ieri nella sede di Selvazzano Dentro (Pd), dove tra i vari temi si è discusso della finanza locale. Partendo dal Manifesto dei sindaci veneti e dal faccia a faccia tenutosi nel precedente incontro con Baretta e altri sottosegretari, l’Anci regionale ha chiesto alcune scadenze. Innanzitutto nel patto di stabilità. «Vogliamo che siano esclusi dai vincoli del patto la messa in sicurezza degli edifici scolastici nonché gli investimenti fatti con l’avanzo di amministrazione, e che gli stessi vincoli siano graduati sul fronte dei pagamenti in base al differenziale tra l’indebitamento di un Comune rispetto a quello medio nazionale –spiega il presidente Giorgio Dal Negro- I decreti per concretizzare questi cambiamenti devono essere concretizzati nel 2014». Non oltre l’anno successivo, invece, gli altri interventi: «Entro il 2015 bisogna fare in modo che tutta la tassazione sugli immobili e sull’addizionale Irpef spetti ai Comuni mentre l’Iva allo Stato, oltre alla concretizzazione del fondo perequativo comunale regionalizzato».