Regione Veneto, ANCI Veneto e l’associazione “Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, hanno avviato un Piano formativo in attuazione della LR 48/2012 “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.
Il Piano è rivolto alla polizia locale, a funzionari, amministratori pubblici ed altri soggetti direttamente interessati al tema della prevenzione e del contrasto al crimine organizzato e della promozione della cultura della legalità. Le iniziative previste, che avranno luogo dal settembre 2014 al luglio 2015, sono finalizzate a diffondere conoscenza e consapevolezza sulla presenza di fenomeni criminosi e di stampo mafioso sul territorio, oltre che alla diffusione di buone prassi di prevenzione e contrasto.
Gli eventi seminariali provinciali sono aperti ad amministratori, funzionari e operatori degli enti locali, forze dell'ordine, nonché rappresentanti di associazioni di categoria e organizzazioni sociali ed altri soggetti che svolgono attività sui temi oggetto della medesima LR 48/2012. Prevedono importanti interventi di attori di alto profilo istituzionale e attivamente impegnati sui temi della legalità, oltre ad attività laboratoriali con studi di caso. La partecipazione è gratuita previa iscrizione da effettuarsi on-line attraverso i siti della Regione Veneto (www.regione.veneto.it), Anci Veneto (www.anciveneto.org) e Avviso Pubblico (www.avvisopubblico.it) cliccando l'apposito banner. Informazioni sono disponibili anche al link: http://www.anciveneto-polizialocale.it/
«La Regione Veneto è una delle prime in Italia ad avere attivato un progetto del genere, grazie al supporto di Anciveneto e Avviso Pubblico –ha esordito alla conferenza stampa di presentazione, martedì a Palazzo Balbi, l’assessore regionale alla sicurezza Massimo Giorgetti-. Si tratta di un programma di formazione dettagliato destinato ad amministratori e dipendenti comunali, per fornire loro gli strumenti giusti attraverso cui combattere l’illegalità e costruire un’economia sana; alle spalle c’è la legge regionale del 28 dicembre 2012, che con questo piano contribuiremo ad applicare. Partirà a settembre e tratterà tutte le branche del malaffare, visto che le mafie non trascurano nulla e hanno una serie di attività che va dall’usura alla contraffazione».
«Si tratta di un’iniziativa fondamentale perché viene concretizzata nel locale e si propone di educare al rispetto delle norme –ha aggiunto subito dopo Maria Rita Busetti, presidente di Anciveneto- sono convinta che creare i presupposti per un’economia sana porti a una ripresa più rapida, grazie anche al clima più sereno che si viene a creare».
«Finalmente stiamo acquisendo coscienza di un fenomeno portato alla luce solo di recente dall’attività investigativa e giudiziaria -ha spiegato invece Claudio Piron, coordinatore regionale di Avviso Pubblico-. Come dimostrano diversi documenti e dati ufficiali, il Veneto nel primo semestre 2013 è stata la quinta regione italiana per numero di operazioni finanziarie sospette, la decima per numero di beni confiscati e la decima pure nella classifica sugli illeciti ambientali. E’ necessario per questo creare gli anticorpi ed è quello che stiamo cercando di fare attraverso questo Piano. In questo gli Enti locali giocano un ruolo fondamentale e, come dimostra la nostra associazione, ci sono realtà che si sono già date da fare in questo senso. Sfruttiamo pertanto le buone pratiche già messe in atto e da lì cerchiamo di costruire il nostro muro contro un fenomeno che sempre più sta distruggendo il nostro territorio».
Infine Giorgio Gentilin, coordinatore del Comitato Tecnico di Polizia Locale di Anciveneto: «Ben venga il coinvolgimento diretto della Polizia Locale, visto che costituisce il primo riferimento per la cittadinanza per quel che riguarda la sicurezza».