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Iniziative di interesse per i Comuni

Si inoltra, per necessaria conoscenza, la nota prot.n.24786 del 19 dicembre 2019, trasmessa dal Ministero dell'Interno al Servizio Centrale del Siproimi e alle Prefetture competenti, con la quale si richiama quanto previsto dall’art. 12, comma 5, del decreto legge n. 113/2018, convertito nella legge n. 132/2018, in merito alla permanenza in accoglienza dei richiedenti asilo fino alla scadenza del progetto Siproimi finanziato.

Ad oggi la norma si applica ai progetti Siproimi con termine del triennio di finanziamento al 31 dicembre 2019.

Il Ministero dell’Interno, nel prevedere graduali trasferimenti dei richiedenti asilo presso strutture di accoglienza prefettizie e governative, dispone che dal 1° gennaio 2020 nei confronti dei richiedenti asilo temporaneamente accolti nel Siproimi, nelle more della conclusione dell'iter dei trasferimenti, non potranno essere erogati e, quindi, rendicontati, i servizi per l'integrazione.

Si pone l’attenzione su quanto riportato nella nota ministeriale allegata, e in particolare sul passaggio con il quale il Ministero indica la necessità di “pianificare i trasferimenti (…) assumendo intese dirette con i referenti dei progetti presso gli enti locali titolari”.

E’, pertanto, in sede di questo confronto interistituzionale che si dovrà tenere conto delle “situazioni di vulnerabilità”, nonché “considerare la posizione giuridica di coloro che sono in attesa del permesso di soggiorno, per i quali potrà essere confermata la permanenza nel SIPROIMI se rientranti nelle categorie per le quali è previsto l’ingresso nel Sistema”.

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Per evitare interruzioni nei servizi di accoglienza dei progetti Siproimi in scadenza al 31 dicembre p.v. è stato adottato dal Ministro dell'Interno il decreto di finanziamento della prosecuzione dell’accoglienza dal 1° gennaio al 30 giugno 2020: il finanziamento consentirà agli Enti locali che hanno manifestato l’intenzione di proseguire le attività progettuali di continuare ad operare, nelle more della valutazione ed approvazione delle domande di prosecuzione dei progetti per il triennio 2020-2022.

In allegato il testo del decreto ministeriale 13 dicembre 2019 e i tre prospetti, riportanti le risorse assegnate per le tre tipologie di accoglienza (ordinaria, per MSNA e per DM-DS), disponibili anche sul sito https://www.interno.gov.it/it/notizie/siproimi-libera-decreto-finanziamento.

Roma, 23 dic. (askanews) - Si è tenuto questa mattina un incontro tecnico tra rappresentanti del Ministero dell'Interno e dell'ANCI per l'attivazione di un intervento che, attraverso l'utilizzo di risorse europee, consenta ai titolari di protezione umanitaria già presenti nei progetti Siproimi (il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati, ndr) di proseguire la loro permanenza nelle medesime strutture anche oltre il prossimo 31 dicembre. Lo fa sapere il Viminale.

Il Servizio Centrale fornirà le opportune indicazioni ai Comuni titolari di Siproimi, assicurando il necessario raccordo tra Ministero dell'Interno ed Enti locali coinvolti.

Red/Sav 20191223T133545Z

https://www.interno.gov.it/it/sala-stampa/comunicati-stampa/riunione-tecnica-viminale-anci-progetti-siproimi-impegno-garantire-permanenza-nelle-strutture-i-titolari-protezione-umanitaria

 "Nessuno dei 1.428 titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari, attualmente presenti nel nuovo Sistema di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI), perderà l'assistenza". Lo assicura il VIMINALE il quale precisa che "in vista della scadenza il prossimo 31 dicembre dei progetti in corso, per dare continuità all'azione di assistenza, l'Autorità Responsabile dei fondi europei FAMI ha già pubblicato due specifici avvisi riservati agli Enti Locali per finanziare iniziative di accompagnamento all'autonomia e all'inclusione. Al momento, i progetti finanziati sono trentanove ed un nuovo bando verrà a breve pubblicato. Le progettualità avranno inizio dopo una fase accelerata di selezione".
"La continuità all'assistenza dei titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari potrà essere garantita anche utilizzando le strutture già destinate dai Comuni nell'ambito del SIPROIMI". 
Infatti -prosegue la nota del VIMINALE-, la possibilità di mantenere la sede di accoglienza attuale rientra nella discrezionalità dell'Ente Locale titolare del progetto ed è consentita dal FAMI. Rimane inoltre confermata la possibilità, qualora ne ricorrano i presupposti, di rilasciare loro un permesso di soggiorno per cure mediche o per i casi speciali previsti dalla legge (es. vittime di tratta)".
"In attesa di definire le modifiche al quadro normativo, in corso di valutazione politica, il Ministero dell'Interno è molto attento, in questa delicata fase, alle condizioni di vita di tutti i soggetti coinvolti e alle esigenze dei Comuni italiani che li ospitano e delle organizzazioni che gestiscono i relativi progetti", conclude il ministero guidato dal ministro Luciana Lamorgese.
(dall'Ansa del 21 dicembre)
 

logo INPS per tuttiL’11 dicembre scorso l’ANCI ha sottoscritto un accordo quadro di collaborazione con INPS e Caritas per promuovere la diffusione su tutto il territorio nazionale del Progetto “INPS per Tutti”, sinora sperimentato nelle città metropolitane di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Bari. L’obiettivo è favorire la collaborazione a livello locale tra Comuni, INPS e le associazioni di volontariato come la Caritas. Il passo successivo è di intercettare persone in stato di povertà assoluta, i senza dimora e i cittadini più fragili, nonché di valutare la sussistenza di requisiti utili al riconoscimento di prestazioni sociali, assistenziali e previdenziali e consentire loro di presentare domanda di accesso.

Nell’accordo quadro si prevede inoltre l’istituzione di un tavolo tecnico nazionale, composto da rappresentanti di ANCI, INPS e Caritas, quale sede di confronto, scambio di informazioni, elaborazione di proposte relative alle misure assistenziali e di contrasto alla povertà, nonché di monitoraggio del progetto, dei risultati raggiunti e degli eventuali problemi riscontrati.

“Una comunità è forte quando sa tendere una mano a chi è in difficoltà”. Con queste parole il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro ha riassunto il senso dell’accordo di collaborazione che l’Anci ha sottoscritto con l’Inps e la Caritas che ha tra i suoi obiettivi primari la promozione e la diffusione presso i Comuni del progetto “Inps per Tutti”. Un progetto rivolto ai cittadini più fragili che consente loro di conoscere le prestazioni socioassistenziali a cui hanno diritto.
Presenti alla firma del protocollo d’intesa il presidente dell’Inps Pasquale Tridico e don Marco Pagniello, del coordinamento politiche sociale e welfare di Caritas Italia.
“In Italia – ha detto Decaro – ci sono 1,8 milioni di famiglie in povertà, pari a circa 5 milioni di individui, concentrati nelle principali città metropolitane del Paese: in sette di esse risiede la metà di persone senza fissa dimora. Molte persone non conoscono i loro diritti. Attraverso questo progetto e grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato, come la Caritas, portiamo l’Inps nelle comunità che abbiamo l’onore di amministrare, dalle più grandi alle più piccole, per dare un servizio anche a chi per vive più lontano dai servizi o non ha dimestichezza con il digitale”.
Tridico ha illustrato il progetto. “Ci apprestiamo ad attivare la leva della proattività sul tutto il territorio nazionale, così come abbiamo già fatto in otto grandi città italiane, Roma, Bari, Milano, Torino, Palermo, Catania, Napoli e Bologna, nelle quali abbiamo sottoscritto accordi con i sindaci per portare il servizio sul territorio grazie a sportelli dedicati”.
L’intercettazione del bisogno per pianificare le azioni opportune sul territorio è la mission del progetto. “Ci rivolgiamo a chi ha difficoltà a trovare informazioni con dei punti Inps – ha sottolineato il presidente dell’Inps – ma anche con soluzioni telematiche che stiamo sperimentando affinché, anche là dove non è possibile essere presenti fisicamente, sarà possibile dare un servizio al cittadino”. Un servizio realizzabile “lavorando in accordo con il mondo dell’associazionismo, prima sentinella del territorio su queste questioni”, ha concluso il presidente dell’Inps.

Per eventuali informazioni sull’argomento è possibile contattare l’Area ANCI Welfare ai seguenti riferimenti:

tel. 06/01908500 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

ANCI VENETO

Presidente: Mario Conte
Direttore: Carlo Rapicavoli
Piazzetta V. Bardella 2, Padova (PD)
(4° Piano, sede Provincia di Padova)

Tel. 0498979029
email: anciveneto@anciveneto.org 
pec: anciveneto@pec.it
CF: 80012110245
 

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