40 municipalità venete evitano contenziosi con i gestori delle reti gas ed incassano senza problemi i soldi dovuti dagli stessi gestori. Questo grazie ad un servizio offerto da AnciSa, società di AnciVeneto, che rende visibile l'azione concreta dell'Associazione per garantire nella maniera più snella e proficua possibile la cessione della rete ai Comuni. E' questo il dato emerso nel corso di un convegno tenutosi oggi in Fiera a Rovigo nell'ambito di Dire&Fare nel Nordest, rassegna dell'innovazione nelle istituzioni pubbliche del Triveneto. In poche parole il servizio di AnciSa, vuole gestire la cosiddetta ""fase di valutazione"" della rete senza che le municipalità impattino in ricorsi dei gestori. La legge prevede, infatti, che la proprietà della rete gas torni in capo ai Comuni entro il 2012. Da parte loro i Comuni l'avevano ceduta in passato ai gestori molto spesso a titolo gratuito. Dal momento in cui è uscita la legge al momento della scadenza del 2012, i gestori dovranno pagare ai Comuni un canone per l'utilizzo della parte comunale di rete, un valore ricalcolato sulla base degli investimenti fati, dai contributi da questi ricevuti, etc. Un valore che varia di molto e può portare nelle casse comunali consistenti somme. Ma per ottenere tali somme spesso i Comuni devono passare sotto le forche caudine di una valutazione che molto spesso li porta ad onerose valutazioni di esperti e a contenziosi con i gestori. Ai 40 Comuni veneti che hanno aderito al servizio è stata risparmiata questa fase ed alcuni di essi hanno ottenuto in tempi brevi cifre che raggiungono anche il milione di euro. Portiamo l'esperienza di Sarcedo, Comune dell'Alto Vicentino che con questa convenzione con AnciSa di punto in bianco si è trovata in bilancio 25 mila euro l'anno, che può ora reinvestire in altri servizi per i cittadini. ""A Sarcedo abbiamo avuto un'esperienza positiva - ci dice l'assessore al Bilancio del Comune, Luciano Zerbaro- perché ci siamo mossi assieme ad altri dieci comuni dell'Alto Vicentino ed attraverso AnciSa, abbiamo reso forte la nostra capacità contrattuale nei confronti dei gestori. AnciSa ci ha dato tutti i supporti tecnici per affrontare la trattativa e per discutere con il gestore la questione del prolungamento della concessione stabilita dal Governo. Il rischi è che il concessionario, in virtù della proroga che gli è permessa, possa rifiutarsi fino alla scadenza della concessione, di contrattare con il Comune oppure di rifiutare valutazioni ritenute approssimative. Questo è stato evitato e i 25 mila euro l'anno avuti dal nulla ci tornano utili"".