Anciveneto non molla sul fronte del patto di stabilità regionale verticale. Dopo aver ottenuto le recenti aperture sui residui in conto capitale e sulla disponibilità di cassa, per cui hanno fatto domanda oltre 130 Comuni veneti, l’Anci regionale chiede un ulteriore passo alla Regione: allargare il plafond messo a disposizione per il patto regionale, in modo che più municipalità possano peggiorare il proprio saldo e pagare in tempi certi lavori pubblici e fornitori. La posizione è emersa al Direttivo di ieri a Valeggio sul Mincio (Vr). «Quest’anno ci hanno concesso 69 milioni complessivi –spiega il presidente diAnciveneto Giorgio Dal Negro. Visto che 57 milioni vengono dallo Stato e 12 da Palazzo Balbi, speriamo che lo staff dell'assessorato regionale agli enti locali, finora sempre disponibile, allarghi la quota da parte della Regione; l’anno scorso era arrivato a 80 milioni. La prossima settimana contiamo di incontrarci, dobbiamo soltanto fissare il giorno preciso». La volontà dell’Anci regionale è di superare i 120 milioni di plafond complessivo. In chiusura Dal Negro aggiunge: «Sarà opportuno fissare un tetto per le richieste: alcune municipalità hanno chiesto di partecipare singolarmente al plafond per cifre troppo elevate, con il rischio di lasciare poco spazio ai comuni più piccoli».