L'Expo 2015 è un'occasione irripetibile per tutti i Comuni veneti. Parola del presidente di Anciveneto Giorgio Dal Negro, oggi 23 settembre a Milano per due incontri a Palazzo Marino (sede municipale) rispettivamente sulle questioni urgenti della finanza locale e su preparativi e opportunità della futura esposizione universale. Con lui erano presenti i maggiori rappresentanti delle Anci nazionale e regionali, sindaci da tutta Italia, coordinatori dell'Expo nonché la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini.

 "Ho parlato in primis della Valpolicella, dei suoi 7400 ettari di vigneti e dei 60 milioni di bottiglie prodotte ogni anno qui -spiega Dal Negro- ma ho specificato anche che l'Expo può essere un volano per tutti i Comuni veneti, perché mai come ora è importante fare sistema. Per arrivare a questi obiettivi è però necessario che cambino le regole imposte agli enti locali, per dare ai sindaci i giusti spazi di manovra e di conseguente miglioramento dei servizi da offrire". E quali sarebbero queste regole? Dal Negro e i vicepresidenti dell'Anciveneto l'avevano ribadito già in mattinata di fronte al presidente nazionale Piero Fassino. "Alle municipalità dev'essere garantito lo stesso gettito dell'Imu del 2012, e per chi quest'anno avesse aumentato le aliquote deve intervenire il fondo di solidarietà. Vale anche per le municipalità che chiuderanno i bilanci Quanto alla Tares restiamo irremovibili: se ne parla dal 2014, anche perché non possono imporci il criterio di calcolo dei metri quadri delle abitazioni, che come amministratori comunali non possiamo controllare. Infine c'è il patto di stabilità, da rimuovere per i comuni sotto i 5mila abitanti per il corrente anno 2013 e da allentare per tutti gli altri per quel che riguarda investimenti sugli edifici pubblici e manutenzioni ordinarie e straordinarie". Un appello di fatto condiviso nel corso dei vari interventi all'Expo, dal sindaco ospitante Giuliano Pisapia alla presidente Boldrini. Quest'ultima in particolare ha sottolineato che, in vista di un evento di questa portata, è sempre più urgente "un fronte comune tra le istituzioni, senza lasciare i sindaci da soli".